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Tag : design

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ADI, Viaggio per Immagini nel Compasso d’Oro – dal 17 al 22 Aprile 2018

by associazione planaon 17 aprile 2018in No comment

Durante la Design Week, dal 17 al 22 Aprile 2018, presso lo Spazio Grandesign ADI presenta la mostra “ADI, viaggio per Immagini nel Compasso d’Oro”, il tutto attraverso filmati e fotografie riguardanti la storia dell’Associazione e del Compasso d’Oro. 

 

ADI riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno al terni del design: progetto, consumo, riciclo, formazione, etica. E’ protagonista dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale ed economico.

Il suo scopo è promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni più appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l’intervento presso le istituzioni, la fornitura di servizi.

Per l’ADI il design è la progettazione culturalmente consapevole, l’interfaccia tra la domanda individuale e collettiva della società e l’offerta dei produttori.

Compasso d’Oro

Istituito nel 1954, il Premio Compasso d’Oro ADI è il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design, dedicato alle aziende ed ai designer italiani.

 

 

Nato da un’idea di Gio Ponti fu per alcuni anni organizzato dai grandi magazzini la Rinascente, allo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano allora ai suoi albori. Successivamente esso fu donato all’AD: che dal 1958 ne cura l’organizzazione, vigilando sulla sua imparzialità e sulla sua integrità. I quasi trecento progetti premiati in oltre cinquant’anni di vita del premio, insieme ai quasi duemila selezionati con la Menzione d’Onore, sono raccolti e custoditi nella Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro ADI la cui gestione è stata affidata alta Fondazione AD), costituita all’uopo dall’ADI nel 2001. Il premio Compasso d’Oro viene assegnato sulla base di una preselezione effettuata dall’Osservatorio permanente del Design dell’ADI, costituito da una una commissione di esperti, designer, critici, storici, giornalisti specializzati, soci dell’ADI o esterni a essa, impegnati tutti con continuità nel raccogliere, anno dopo anno, informazioni e nel valutare e selezionare i migliori prodotti, i quali vengono poi pubblicati negli annuari ADI Design lndex.

Compasso D’Oro Internazionale

È l’edizione internazionale del Premio Compasso d’Oro. L’edizione 2015 è stata dedicata al tema ‘Oesign for Food and Nutrition’. L’edizione 2017 ha avuto per titolo SPORT – PERFORMANCE AND INNOVATION: ricerca, innovazione, tecnologia e responsabilità sociale nei prodotti e nei servizi per lo sport.

 

[caption id="attachment_4405" align="aligncenter" width="816"] Spazio grandeign www.spaziograndesign.it[/caption]
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PLANA – Evento ETICO|ETHICAL 2017, 2° edizione – Palazzo Reale, Milano

by associazione planaon 13 febbraio 2018in Attività

9 febbraio 2018, Palazzo Reale, Piazza Duomo 14 sala conferenze, 3° piano

Trepidante attesa per la seconda edizione di Etico | Ethical 2017. Ci troviamo a Palazzo Reale, nel cuore di Milano, e tutti gli ospiti si dirigono verso il 3° piano, nella storica Sala Conferenze. Dopo la consueta registrazione presso i desk della reception,  ecco che il pubblico si accinge a prender posto, mentre viene proiettato il video di FILOSOFIA grandesignEtico.

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PREMIO ETICO/ETHICAL – 9 Febbraio 2018

by associazione planaon 9 febbraio 2018in No comment

Venerdì 9 Febbraio 2018, vi sarà la  2° edizione Premio Etico | Ethical, presso la sede di Palazzo Reale, Piazza del Duomo 14, Milano, nel quale verranno premiati:

 

[caption id="attachment_3958" align="alignleft" width="210"] Alla memoria di Marco Pannella    [/caption] [caption id="attachment_3959" align="alignleft" width="210"] Don Gino Rigoldi   [/caption] [caption id="attachment_3961" align="alignleft" width="210"] Annamaria Manzoni[/caption] [caption id="attachment_3962" align="alignleft" width="210"] Nina Aalbers e Ferry in ’t Veld[/caption]

 

 

 

 

 

 

 

 

Le tematiche che l’evento tratterà portano con sè le basi dell’Etica, del Design e dell’ Arte stessa. L’evento è un riconoscimento che vuole mettere evidenza e premiare persone, iniziative, associazioni, cooperative che operano in difesa del pianeta ed a favore dell’essere umano, su un piano sociale, urbano e culturale. La comunicazione deve dunque tener presente l’aspetto etico.

 

Vi sarà inoltre il Comitato d’Onore dell’Associazione, personaggi rilevanti nel mondo del sociali, qui impegnati nell’assegnare il Premio Etico/Etichal:

[caption id="attachment_3802" align="alignleft" width="237"] Michele Alessi – Membro del consiglio di Amministrazione di Alessi S.p.a. Da sempre promuove iniziative di responsabilità sociale.[/caption] [caption id="attachment_3803" align="alignleft" width="233"] Pier Mario Biava – Presidente della fondazione per la Ricerca delle Terapie Biologiche del Cancro e Vice Presidente della Società Scientifica “International Academy of Tumor Marker Oncology.[/caption] [caption id="attachment_3804" align="alignleft" width="117"] Luciano Galimberti – Architetto e Presidente ADI – Associazione per il Disegno Industriale (Compasso d’oro).[/caption] [caption id="attachment_3805" align="alignleft" width="140"] Ugo La Pietra – Artista, architetto e design , ha sviluppato dal 1962 un’attività tendente alla chiarificazione e definizione del rapporto individuo- ambiente.[/caption] [caption id="attachment_3806" align="alignleft" width="139"] Ervin Laszlo – Filosofo e pianista ungherese. Esperto di Filosofia della scienza. Ha lavorato alle Nazioni Unite direttore di ricerche sociali internazionali.[/caption] [caption id="attachment_3807" align="alignleft" width="175"] Giorgio Milani – Scultore, pittore e poeta visivo. I suoi Poetari, sono frutto di un percorso che inizia a metà degli anni Sessanta.[/caption]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[caption id="attachment_3808" align="alignleft" width="176"] Luca Poma – Giornalista, autore di libri, saggi ed articoli, svolge attività come consulente in Ingegneria Reputazionale[/caption] [caption id="attachment_3809" align="alignleft" width="170"] Cristina Tajani – Assessore politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane Comune di Milano.[/caption] [caption id="attachment_3810" align="alignleft" width="234"] Giulio Maria Terzi – Ambasciatore e politico italiano è stato Ministro degli affari Esteri. Ha promosso in ambito europeo e alle Nazioni Unite diverse iniziative per rafforzare la tutela delle minoranze.[/caption]


 

 

 

 

 

 

 

 

 

DOVE: Palazzo Reale, Milano
QUANDO: 9 Febbraio 2018
INFO: 02 80582033 – segreteria@grandesignetico.org

Per entrare GRATIS all’evento lascia qui i tuoi contatti e la tua email. Affrettati, i posti si esauriscono!

[mc4wp_form id="4046"]

 

 

 

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MARCO INTROINI

by associazione planaon 2 gennaio 2018in Eventi

Un mondo in bianco e nero

Marco Introini è un fotografo professionista di paesaggio e di architettura, oltre che docente di Fotografia dell’ Architettura e Tecnica della Rappresentazione di Architettura presso il Politecnico di Milano. È stato inserito tra i venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni, intervistato da Letizia Gagliardi per il libro La Misura dello Spazio.

[caption id="attachment_4149" align="aligncenter" width="1195"] http://www.marcointroini.net/[/caption]

Nel suo passato c’è proprio questa professione che, tuttavia, ha lasciato presto dal punto di vista prettamente tecnico.

“Non mi piaceva più fare l’architetto come viene inteso oggi. Ai tempi di mio padre, anche lui architetto, il lavoro era diverso mentre oggi è spesso ripetitivo e sterile nella maggior parte dei casi. È ovvio che non si possa diventare tutti Lloyd Wright, Mies van der Rohe o Alvar Aalto ma un conto è laurearsi e poi cercare di mettere in pratica la propria creatività un altro è trovarsi a fare lavori banali e ristrutturazioni a prezzi fissi.”

Nonostante questo, nonostante sia cambiata la professione, l’insegnamento  e la formazione del corso di laurea al Politecnico è stata per lui fondamentale ed unica.  La profonda conoscenza dello spazio e della forma che offre questo tipo di percorso formativo è esclusivo, qualcosa che non si può trovare altrove.
Il suo lavoro si basa sull’unione della figura professionale dell’architetto e del fotografo, in quanto queste siano tra di loro strettamente collegate.

Sin dagli albori della sua laurea ha capito  che la professione di architetto, nel senso più pieno del termine, non avrebbe fatto al caso suo poiché era più indirizzato verso altri aspetti, diversi dal mondo della progettazione e dell’architettura civile o industriale che dir si voglia. La fotografia che è sempre stata una sua passione che lo ha aiutato spesso nel realizzare lavori e progetti di ricerca con la sua dote primaria: quella di documentare e aiutare a ricordare.lo strettissimo rapporto tra le due discipline, architettura e fotografia, richiede una buona dote di preparazione e di concentrazione ed  è necessario per portare a termine un buon progetto.Alla base del tutto però vi è il disegno: permette di  studiare i particolari e riflettere sugli spazi e capire come poterli affrontare quando sarà sul posto, permettendogli così di  focalizzare con precisione quello che voleva ottenere. Tutti i suoi progetti fotografici vengono preceduti da una serie di schizzi e disegni come fossero una sorta di promemoria, di raccolta di idee. China che diventa fotografia. Quest’ultima è dunque per lui una naturale evoluzione del disegno su carta, questo comporta l’utilizzo programmatico del bianco e del nero.

Introini è  una figura nota anche nella sfera editoriale, basti pensare Padiglione Italiano della X Biennale di Architettura curato da Franco Purini del 2006; inserito nei venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni, viene intervistato da Letizia Gagliardi per il libro La Misura dello Spazio; il grande lavoro di documentazione per il Ministero dei Beni ambientali e culturali (MIBAC) e la Regione Lombardia tra il 2014 e il 2016, e molto altro.

Per poi vincere il RedDot Award proprio nel 2016: un lavoro bellissimo, dal punto di vista della ricerca e del lavoro svolto, fatto in India e che si è trasformato prima in una mostra alla XXI Triennale poi in un libro, pubblicato da Silvana Editoriale, realizzato con Maddalena D’Alfonso: Warm Modernity, sulla nuova architettura moderna in India,  resa unica dalla cultura di Introini e dai suoi viaggi nel luogo.

Introini ad oggi è un punto di riferimento nello scenario artistico-culturale italiano capace, attraverso i suoi innumerevoli progetti, di stupirci costantemente.

[caption id="attachment_4148" align="alignleft" width="1280"] http://www.marcointroini.net/[/caption]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonti:

http://www.osservatoriodigitale.it/aprile-2017/profili-marco-introini

http://marcointroini.it/mountains

http://marcointroini.it

 

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MICHELE DE LUCCHI – LORO, CHE SONO L’ORO

by associazione planaon 21 dicembre 2017in Eventi

Michele De Lucchi, protagonista delle avanguardie di architettura e di design sin dagli anni ’70. Professore ordinario per chiara fama insegna al Politecnico di Milano. Ora nuovo direttore (che succede a Nicola Di Battista e che firmerà il primo numero in edicola dall’8 gennaio), «Domus», la storica rivista fondata da Gio Ponti. Tiene costantemente conferenze e lezioni in università e convegni internazionali difendendo il ruolo umanistico delle professioni tecniche. Disegna, dipinge e scolpisce oggetti e modelli in legno nei suoi laboratori di Milano e Angera. Nel tempo libero progetta edifici, ambienti, oggetti.

Il 15 Dicembre 2017 ADI- le vie del compasso d’oro- ha dato vita all’incontro Legni millenari e sapere artigiano svolto nel segno del tavolo Pangea di Riva 192, disegnato da Michele De Lucchi, selezionato per l’ADI Design Index 2016 e in corsa per il Compasso d’Oro 2018.

De Lucchi presenta cos¡ un libro Loro che sono l’oro ricco di sorprese, che fa muovere la mente in mille direzioni, per poi capire esattamente che sono questi fantomatici Loro:

 

 

[caption id="attachment_4125" align="aligncenter" width="1422"] Michele De Lucchi. Loro che sono l’oro. Pp. 32 e 33.[/caption]

 

“Loro sono loro, non è difficile capire chi sono. Sin dalle prime pagine si intuisce di chi si tratta e sono loro i protagonisti della storiella. Ugualmente il loro nome non appare mai, nemmeno una volta, nemmeno per confermare che effettivamente si parla proprio di loro” (Michele De Lucchi).

Sin dalle prime pagine si intuisce di chi si tratta e sono loro i protagonisti della storiella anche se il loro nome non appare mai, nemmeno una volta, nemmeno per confermare che effettivamente si parla proprio di loro. L’autore cerca in modi semplici, precisi, diversi di raccontarci l’importanza e la presenza di questi Loro che, in fin dei conti, anche se noi a volte ce ne dimentichiamo, sono davvero preziosi quanto l’oro, quanto la vita stessa. La storia che porta avanti De Lucchi vuole riportarci alla luce della mente la loro bellezza e il loro valore.

“Loro sono così indispensabili e così presenti in tutto quello che vediamo e in tutto quello che abbiamo e facciamo che effettivamente non è più necessario nominarli. Ma proprio per questa totale continua presenza tendiamo a non farci più caso e a dimenticare quanto insostituibili sono.”(Michele De Lucchi).

De Lucchi racconta la storia di chi ha messo le radici in questo mondo secoli fa, e da allora in silenzio ci guarda muoverci, facendoci quasi dimenticare della loro presenza. Facendoci quasi scordare quello che invece dovremmo sempre tenere a mente: loro sono davvero il nostro oro.

Un invito profondo a leggerlo, e capire… chi sono questi Loro ?

[caption id="attachment_4126" align="alignleft" width="1422"] Michele De Lucchi. Loro che sono l’oro. Pp. 24 e 25.[/caption]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonti:

http://www.corraini.com/it/catalogo/scheda_libro/1371/Loro-che-sono-loro
http://www.corriere.it/cultura/17_dicembre_11/domus-michele-de-lucchi-direttore-decennio-dieci-direttori-d2585db0-de9f-11e7-b187-5e2bcfb79ac2.shtml
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Galleria Officine Saffi

UGO LA PIETRA – UNA FORZA INTERIORE

by associazione planaon 19 dicembre 2017in Eventi

Officine Saffi, centro specializzato nella ceramica contemporanea collocato a pochi passi dalla stazione di Cadorna, propone una mostra dedicata a Ugo La Pietra e Giovanni Mengoni dal nome Una forza interiore.

[caption id="attachment_4108" align="aligncenter" width="1157"] Ugo La Pietra – Una forza interiore. Visione generale della mostra. Galleria Officine Saffi.[/caption]

 

Ceramiche dedicate al tema della “virilità”.

“Un forza interiore”, dove l’allusione a una forte muscolatura dà espressività alla forma, accentuata anche dalle superfici nere, compatte, lucide come la pelle sudata di un lottatore arcaico. Un’energia fisica ed emotiva capace di modificare l’equilibrio delle forme tradizionali dei vasi, accompagnati da oggetti votivi.

Ugo La Pietra

 

[caption id="attachment_4109" align="aligncenter" width="1137"] Ugo La Pietra – Una forza interiore. Visione in dettaglio della mostra. Galleria Officine Saffi.[/caption]

 

Le opere in mostra sono il frutto della pluriennale collaborazione di Ugo La Pietra con il già citato Giovanni Mengoni, i due sono stati capaci di fondere in maniera del tutto armoniosa la visionarietà dell’artista con il pensiero logico del designer e l’abilità dell’artigiano.

Giovanni Mengoni è un maestro ceramista umbro specializzato nella lavorazione del bucchero, e da anni si occupa di ricerca e innovazione del far ceramica cercando di applicare tradizionali metodi di lavorazione su contemporanei oggetti di design.

Ugo La Pietra ha ancora una volta interloquito con sapienze artigianali radicate e ha smontato e rimontato, nella sua testa e in una fornace perugina, l’idea e il possibile del bucchero.
È il Bucchero infatti il protagonista di tutte le opere in mostra alle Officine Saffi. Si tratta di un materiale antico, raro, mistrerioso: è limitato, perché intimamente anestetico, per quel suo inghiottire la forma, le sue tettoniche e le sue misure spaziali, in una nerità lucida che tutto assorbe, a cominciare dal possibile di bellezza. Ma è comunque capace di interpretare una visione contemporanea, come quella di Ugo La Pietra.

[caption id="attachment_4111" align="alignleft" width="1328"] Disegni di La Pietra per le opere in bucchero di Mengoni.[/caption]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ugo La Pietra non poteva non incontrare, nel suo percorso proliferante e curioso – curioso per energia intellettuale, per tensione critica – il bucchero, e non poteva non esporlo alle Officine Saffi, centro internazionale di ricerca sulla ceramica contemporanea. Il risultato di questa collaborazione è una mostra monocromatica dalla forte carica espressiva, quasi primitiva, dove l’artista, grazie all’aiuto dell’artigiano, ritorna ad auscultare la materia per divenirne maestro, faber; senza però dimenticare la profonda riflessione critica alla quale Ugo La Pietra tutto sottopone.

[caption id="attachment_4110" align="aligncenter" width="747"] Opera con due firme: Ugo La Pietra e Giovanni Mengoni.[/caption]

 

Nota degna di interesse sono le firme che viengono poste delicatamente sul fondo dei vasi.
Ugo La Pietra è l’unico artista che firma le sue opere con due nomi: il suo e quello dell’artigiano che ha realizzato l’oggetto, in questo caso il maestro umbro Giovanni Mengoni.
Nominare qualcuno significa dargli la giusta importanza e riconoscere il valore aggiunto che il suo nome può portare all’opera. Purtroppo, ribadisce più volte La Pietra, nel mondo del design e dell’industria l’artigiano, il maestro d’arte, viene spesso nascosto.

[caption id="attachment_4112" align="aligncenter" width="747"] Souvenir dalla esplicita fertilità virile.[/caption]

Sono esposti nella mostra dei souvenir – letti come degli ex voto- che, a prima vista, possono davvero sembrare inosliti in quanto simboleggiano, in maniera del tutto esplicita, la fertilità maschile.
Qui si apre un tema caro a Ugo La Pietra: quello relativo alla memoria.
La ceramica è in grado di dar vita ad oggetti fortemente tridimensionali, in cui la tridimensionalità non allude solamente alla loro ovvia fisicità, ma anche ai possibili e continui riferimente alla storia della memoria. Attraverso questi souvenir Ugo vuole remar contro la crescita esorbitante di immagini bidimensionali relative a quella relata virtuale proposta dal sempre più ampio uso della telematica e informaica. Vuole portare nelle case un ricordo, fisico e materiale, avente una qualità estetica e artistica vibrante.

La ceramica è infatti la più antica espressione di cultura materiale italiana, capace di descrivere e rappresentare le abitudini e le ritualità dei vari comportamenti sociali di un luogo specifico senza mai togliere un alto quoziente di artisticità. Questo atto è portatore di una rinascita, se pur delicata, del passato simbolico, mitico e rappresentativo.

 

Fonti: 
Catalogo mostra Ugo La Pietra – Una forza Interiore
La ceramica in Italia e nel mondo, autunno 2017
La ceramica in Italia e nel mondo, giugno 2015
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SERGIO CARLACCHIANI – DISINQUINAMENTE

by associazione planaon 13 dicembre 2017in Fascicolo

 Sergio Carlacchiani
Pensare diVerso/ Pattumiera poEtica

Sergio Carlacchiani ( pseudonimi: Karl Esse – Sergio Pitti) è nato nelle Marche, a Macerata nel 1959. È un artista interdisciplinare: performer, declamAttore, doppiatore, poeta e pittore. Direttore artistico di varie rassegne teatrali.

Durante la settimana del Salone del Mobile l’attore e artista multidisciplinare Sergio Carlacchiani è intervenuto, all’interno della mostra Disinquinamente 2016 Fuorisalone Milan Design Week, con la performance Disinquinamente 1993-2016 Pensare diVerso: Pattumiera PoEtica.
La performance ha ripreso una precedente collaborazione con Sergio Costa, Presidente di Associazione Culturale Plana e amico dell’artista, realizzata nel 1993 a Pesaro. A seguito della performance, Carlacchianí ha voluto donare a tutti i partecipanti la poesia Preghiera, opera multiplo realizzata in una serie firmata e numerata da i a 100.

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Gianna Spirito - Ballarini- LOLLYPOT

grandesignEtico 4 Food

by associazione planaon 10 aprile 2015in Eventi

 

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SPAZIO OBERDAN | FOYER
VIALE VITTORIO VENETO 2
20124, MILANO
11 – 19 APRILE 2015
INGRESSO LIBERO H. 10.00 – 19.30

grandesignEtico 4 Food – Tracce di cibo

SCATTA UNA FOTO E POSTALA SU FACEBOOK #grandesignEtico4Food!

AL VINCITORE LA PUBBLICAZIONE SUI NOSTRI SITI!

Si tratta di un evento organizzato in collaborazione con la Città metropolitana di Milano/Cultura, che desidera porre attenzione sul tema dell’alimentazione in totale sintonia con gli obiettivi di EXPO 2015 presentando gli oggetti che fanno parte dell’uso quotidiano nella preparazione e nel consumo del cibo e che si sono distinti sia per gli aspetti qualitativi e d’innovazione nella scelta dei materiali, sia per la loro lavorazione, per il loro design e, naturalmente, per i loro parametri etici, insieme al ricettario Cucina la salute con gusto.

L’allestimento della mostra prevede che gli oggetti vivano il momento dell’utilizzo, per questo troveremo accanto a essi alcuni prodotti alimentari frutto di un’accurata selezione per qualità e per impegno etico delle Aziende produttrici.

Tra i protagonisti dell’iniziativa troveremo i tavoli Gambadilegno, progettati da Ugo La Pietra, gli oggetti di Alessi e delle Coltellerie Berti,
ma anche una selezione di Vini Contini insieme alla bottiglia di Acqua Bognanco, realizzata in collaborazione con Alessi per il progetto Adiacqua.

Un’area dello Spazio sarà, inoltre, dedicata all’esposizione delle pentole Lollypot, prodotte da Ballarini esclusivamente per sostenere e supportare iniziative benefiche ed etiche, che si trasformerà, grazie all’immagine e alla firma dei membri del Comitato d’Onore di ETICO 2015 (Michele Alessi, Pier Mario Biava, Ugo La Pietra, Ervin Laszlo, Giorgio Milani, Luca Poma,Giulio Maria Terzi), in oggetti “unici” per essere i protagonisti di un’asta benefica che l’Associazione Culturale Plana insieme a Ballarini organizzerà in occasione della fiera Host (23-27 Ottobre) ed il cui ricavato sarà devoluto ad associazioni nonprofit.

Per sottolineare ancora di più il tema dell’evento sarà allestita nel medesimo spazio la mostra fotografica Tracce di Cibo,un lavoro di Luisa Pineri ed Elena Santoro.

associazioneplana.it – info@associazioneplana.it

cittametropolitana.milano.it/cultura Spazio Oberdan – tel. 02 77406302

comunicato stampa grandesignEtico 4 Food

A3 colori 100 gr

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 logo for food

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Info

  • spazio grandesign [Milano Distretto Cadorna] Piazzale Luigi Cadorna, 2 Milano 20123
  • (+39) 02 80582033, (+39) 348 3048615
  • segreteria@grandesignetico.org

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