I nostri Pilastri etici

 

1) La nostra azione ETICA non si prefigge di cambiare la società.

a) Questo punto, lo ritengo primario e importantissimo, per non suscitare aspettative errate.
Un processo soggettivo come quello di “pensiero”, non può essere “agente” di trasformazione
della nostra società.
b) La trasformazione esiste nei comportamenti, nei modi, nelle dinamiche di mercato, ma si rimane nella
medesima piattaforma sociale.

2) La nostra azione ETICA si prefigge di potenziare l’allenamento di gruppo. Lo scopo è quello di affinare mentalità e riflessioni nell’ottica di poterle applicare in una futura società.

a) Se la trasformazione non esiste in senso sociale, esiste come specificato al punto 1b, nei comporta-
menti, nelle dinamiche soggettive e oggettive possibili.
b) Pertanto il nostro compito è allargare le esperienze, supportare e segnalare i processi nell’ottica di una
potenziale ed efficace dinamica nella e della collettività.
c) Consideriamo la nostra azione, una spinta propositiva all’agire ETICO.

3) Ci proponiamo di essere un organo osservatore della realtà, con l’obiettivo di cogliere e rendere visibili i comportamenti ETICI di quei individui che si impegnano verso gli altri, lontano da atteggiamenti individualistici e conservativi.

a) Il nostro lavoro non si indirizza all’individuo singolo, ma alla collettività. Le esperienze ETICHE monito-
rate devono essere vagliate nell’ottica della qualità collettiva, cioè esperienze che permettono grazie alla
propria azione di sensibilizzare e qualificare processi per la collettivtà.
b) Per sua vocazione l’atteggiamento ETICO si esprime come relazione progressiva in seno al nostro
comune vivere. La nostra visione di ETICA si distanzia da atteggiamenti di tipo conservativo.

4) La nostra azione etica non ha lo scopo di costruire “salotti intellettuali”, ma di evidenziare quelle
esperienze, rivolte alla valorizzazioni di concreti progetti ETICI.

a) Tutto ciò che viene identificato come puro “ intellettualismo”, inteso come azione teorica non collegata
all’agire pratico viene posto ai margine dell’attività dell’Associazione.
b) Agire significa in primis, cogliere le esperienze meritevoli, concrete, supportare iniziative per l’elabora-
zione e l’osservazione dei mutamenti reali.

5) Rapporti relazionali e l’istituzione di Board o Commissioni di valutazione, sarà pensata nell’ottica
dell’azione ETICA.

a) Istituzione sarà indirizzata ai gruppi di lavoro e non di “salotti”. L’intento è quello di azione diretta, di
lavoro concreto.
b) Anche l’istituzione dei gruppi di lavoro sarà valutata con atteggiamento ETICO, in un ottica di ugua-
glianza e competenza.
c) il lavoro ETICO sarà sviluppato nei principi di solidarietà, di collaborazione e di condivisione.

6) Esperienza ETICA nei rapporti con le attività commerciali.

a) La valutazione dell’esperienza e del progetto ETICO, non può essere collocato al di fuori del sistema di
mercato.Tuttavia gli scopi commerciali del progetto saranno posti in secondo piano, e la riflessione sarà
elaborata e considerata in primis sulla base dei valori ETICI prodotti.

Elenco delle 16 aree di valorizzazione ETICA:
1. Innovazione
2. Salute e sicurezza
3. Design di progetto
4. Sostenibilità del processo
5. Responsabilità individuale e sociale
6. Attenzione alla cultura e al territorio
7. Cruelty free
8. Rispetto dell’identità e biodiversità
9. Tracciabilità di filiera
10. Riduzione dello spreco, riciclo e recupero
11. Condivisione
12. Impegno nel sociale
13. Risorse e gestione dei materiali
14. Salvaguardia dell’ambiente
15. Alimentazione sostenibile
16. Etica del linguaggio e della comunicazione

1. Innovazione
Processi e progetti di trasformazione che producono crescita dei valori ETICI.
2. Salute e sicurezza
Ricerca indirizzata alla qualità della salute collettiva, che di conseguenza produce sicurezza collettiva.
Progetti per la sicurezza collettiva che incidono sulla salute collettiva.
3. Design del progetto
Design inteso come progetto che potenzia e produce valori ETICI.
4. Sostenibilità del processo
Progetti che valorizzano i processi nell’ottica della sostenibilità ETICA.
5. Responsabilità individuale e sociale
Azioni individuali o sociali che producono valori ETICI.
6. Attenzione alla cultura e al territorio
Valorizzazione della cultura e territorio come bene collettivo.
7.Cruelty free
Azioni ETICHE nell’ottica del rispetto delle specie animali e vegetali.
8. Rispetto dell’identità e biodiversità
Salvaguardia dell’identità e della biodiversità come valori collettivi.
9. Tracciabilità di filiera
Conoscenza del punto d’origine e finale del processo per qualificare il valore ETICO del progetto.
10. Riduzione dello spreco, riciclo e recupero
Riduzione dei quantitativi utilizzati.
11. Condivisione
Condivisione come valore ETICO contro l’individualismo imperante.
12. Impegno nel sociale
Azioni e progetti che permettono di qualificare le negative dinamiche sociali.
13. Risorse e gestione dei materiali
Risorse e materiali devono essere considerati valori collettivi.
14. Salvaguardia dell’ambiente
Salvaguardia dell’ambiente significa comprendere il senso della collettività.
15. Alimentazione sostenibile
Qualità alimentare come aspetto della qualità sociale e ambientale.
16.Etica del linguaggio e della comunicazione
Progetti che valorizzano il linguaggio e la comunicazione per fini ETICI.